Le incoerenze del termine "Inclusione"
Le tensioni che attraversano la nostra classe hanno origini troppo profonde (e financial!) da aggirare facilmente senza parlarne; poi, poiché le parole hanno sempre un significato, spesso si fa progresso chiarendone il significato piuttosto che lottando direttamente contro il loro uso improprio...
L'uso della parola "Inclusione" è scivolato da quando ne abbiamo compreso per la prima volta il significato all'inizio del nostro investimento nella nostra classe. Quindi, la mia riflessione è su questo slittamento semantico, e la mia analisi mi porta a pensare che la parola “Inclusione” non significhi più nulla, ma che questa situazione sia dovuta principalmente alla sua forza!
Vorrei quindi insistere sulla natura complementare di "Accessibilità" e "Inclusione".
Rendere le nostre attività professionali, culturali e sportive accessibili alle persone con disabilità è un essereautiful progetto in cui molti possono find significato e soddisfazione. Ma una volta raggiunto l'accesso, l'inclusione diventa il passaggio ovvio in cui le differenze si attenuano, si stabiliscono sfide e si organizzano concorsi.
Quindi lasciaci finda parola unificante, uno slogan, di impatto e profondità!
"IOR – Regata Open inclusiva” mi sembra abbia queste qualità:
- Coinvolgere tutti i concorrenti, indipendentemente da età, sesso o abilità.
- Apri i nostri club ad un'accoglienza premurosa.
- Respect ogni individualità, unire linguaggi, desideri ed energie affinché la convivialità prevalga sulle nostre differenze.
Questo non è solo un buon definzione di inclusione, ma anche un'ampia proposta verso l'accessibilità che deve, in particolare, passare attraverso la migliore accoglienza di tutti nei nostri club.
Pubblicare, ripetere, inviare, spiegare, confining se stessi a questa semplice label mi sembra un percorso interessante, se non è solitary!
Loic Eonnet, FRA 1009